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Il volume è un dialogo a due tra la collezione AGI Verona e la città di Siena. AGI Verona è una delle maggiori collezioni di arte italiana e internazionale, costruita in diversi decenni di attività, il cui tratto peculiare è quello di aver intercettato opere di artisti in una fase iniziale della loro carriera. In un confronto ideale tra storia senese e produzioni artistiche contemporanee, il volume narra il rapporto instauratosi tra le opere della collezione e le diverse Istituzioni di Siena che le hanno ospitate - Palazzo Pubblico, Santa Maria della Scala e Accademia dei Fisiocritici - caratterizzate storicamente da una ricerca del vero intesa come espressione di una razionalità politica, umanitaria e scientifica. Che il vero possa confutare il falso è una rigorosa interrogazione del reale da parte delle opere degli artisti, dove l'investigazione di problemi gnoseologici, l'analisi di memorie pubbliche e private, ma anche la riflessione su temi sociali e politici, trovano espressione mediante un approccio nel quale emozioni e passioni divengono parte di un più ampio tentativo dell'arte di comprendere il mondo.